Quesito:
Un dipendente comunale a tempo pieno ha presentato richiesta (in allegato) per essere autorizzato allo svolgimento di prestazione mediante contratto di lavoro autonomo di diritto privato per la durata di 9 mesi (ottobre 2016/luglio 2017), fuori dall’orario di servizio, da svolgersi presso l’Università Bicocca di Milano.
Nella richiesta viene dichiarato dal dipendente quanto segue:
– che l’incarico ha carattere saltuario ed occasionale;
– che non sussistono motivi di incompatibilità con le attività attualmente prestate;
– che l’incarico sarà svolto fuori orario di lavoro;
– che in ogni caso saranno assicurate prioritariamente tutte le attività di istituto anche a carattere eccezionale e straordinario, senza che l’incarico possa influire in tali attività;
– l’incarico non prevede un compenso lordo che risulta superiore ad un terzo dell’ammontare della retribuzione globale annua;
– l’incarico non compromette l’immagine e il prestigio dell’amministrazione comunale e non ne danneggia l’immagine;
– non attiene all’esercizio di una libera professione;
– l’incarico non viene svolto per soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’Ufficio di appartenenza.
Il Comune è dotato di apposito “Regolamento per la disciplina degli incarichi ai dipendenti ” . Si chiede di conoscere se, sulla base della normativa vigente in materia, nulla osta al rilascio dell’autorizzazione prevista dall’art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 e se l’incarico di che trattasi possa definirsi “occasionale”.
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